Nel mondo del lavoro, e in particolare dei servizi socio-educativi-assistenziali, è in corso da tempo un cambiamento molto profondo e sostanziale per quanto riguarda il campo della pedagogia. Potremmo dire che il pesante investimento educativo necessario per la società contemporanea in velocissima trasformazione, dimostra sempre più chiaramente il bisogno di un aiuto di carattere professionale molto specifico.
Prima di addentrarci in questo vasto argomento facciamo alcune precisazioni!
Va detto inizialmente che eventuali timori di sovrapposizione dell’esercizio della professione pedagogica con quello delle professioni psicologiche, sanitarie o giuridiche, non hanno senso di esistere, anzi, presuppongono solo una mancanza di conoscenza su quale sia il vero ruolo del pedagogista.
Il mansionario del pedagogista
Rispondiamo alla domanda più gettonata in assoluto: “Il pedagogista COSA FA?”
Il pedagogista è uno specialista dei processi educativi e formativi.
Si occupa di progettare, coordinare e valutare mediante interventi pedagogici specifici in vari contesti sia educativi sia formativi, ma anche socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari: in quest’ultimo con un occhio di riguardo agli aspetti socio-educativi, svolgendo inoltre attività didattica, di ricerca e di sperimentazione.
Il pedagogista eroga le sue prestazioni alle persone di qualsiasi età, al disabile, alla famiglia, al gruppo ed alle istituzioni.
I campi di intervento della figura del pedagogista sono molti e di diversa natura, vediamone insieme qualcuno:
- Progettazione di percorsi educativi, formativi, di evoluzione personale, di recupero e/o potenziamento (anche attraverso l’utilizzo di tecnologie) mediante la redazione di programmi di recupero ed integrazione per bambini con difficoltà di apprendimento, la progettazione di iniziative di orientamento scolastico e di corsi di formazione professionale
- Compimento analisi critiche e complesse delle situazioni individuali, familiari, lavorative, di gruppi e di comunità mediante consulenze ai singoli o alla famiglia, aiutando nella ridefinizione di progetti di vita adeguati alla nuova situazione (nascita di un fratellino, separazioni/divorzi; trasferimenti, ecc.)
- Coordinamento, consulenza e promozione di iniziative educative rivolte a singoli, gruppi o organizzazioni mediante colloqui individualizzati finalizzati allo sviluppo di competenze o alla valutazione di competenze già possedute e creazione di piani educativi individualizzati (PEI) o piani didattici individualizzati (PDP)
- Svolgimento di attività didattiche, di sperimentazione e di ricerca nello specifico ambito professionale.
Il pedagogista non si occupa invece di:
- Persone affette da psicopatologie
- Persone affette da disturbo del linguaggio (di cui si occupa il logopedista).
Pedagogista vs educatore
I profili di pedagogista e educatore sono stati negli ultimi anni al centro del dibattito tanto del mondo accademico quanto delle associazioni professionali per la similitudine apparente che sembra appartenervi. In realtà si tratta di due professioni altamente diverse che operano nel medesimo settore, quello dell’educazione e della formazione.
Educare è un compito importante dal quale dipendono la conservazione, l’evoluzione e il rinnovamento della specie, ecco perchè il lavoro educativo non può mai essere considerato un fatto privato, ma rappresenta una sfida e una responsabilità di tutti. Per questo non può essere lasciato al semplice buon senso e tantomeno all’improvvisazione: esige invece una professionalità che va formata e riformata continuamente, proprio in ragione della sua importanza e delicatezza.
Le competenze specifiche dell’educatore e del pedagogista corrispondono all’esigenza di qualificare l’intervento educativo e sociale.
La definizione dei profili di educatori e pedagogisti risulta però tanto variegata quanto i loro ambiti di intervento e di specializzazione. L’educatore infatti è un vero e proprio operatore educativo, il pedagogista è uno specialista e dunque coordina, progetta, supervisiona oltre che operare tramite interventi pedagogici e consulenze. La pedagogia, rispetto l’attività educativa, ha dunque un respiro diverso, si occupa del progetto educativo.
Se l’educatore ha il focus sull’azione educativa, il pedagogista ha il focus sul cambiamento della persona verso una situazione di maggiore benessere e autonomia.
Ma la vera specificità del pedagogista è legata all’apprendimento: infatti la pedagogia progetta il cambiamento attraverso l’apprendimento.
L’apprendimento e le sue teorie
Riprendendo le fila del paragrafo precedente, ci immergiamo nella vastità di quello che è l’apprendimento, con qualche cenno delle sue teorie, al fine di creare un quadro ancora più chiaro di ciò di cui il pedagogista si occupa.
Innanzitutto, cos’è l’apprendimento?
In pedagogia l’apprendimento si riferisce al processo mediante il quale un individuo acquisisce nuove conoscenze, abilità e valori.
L’apprendimento può essere inteso come un cambiamento nel comportamento o nella conoscenza di un individuo, come risultato dell’esperienza o dell’istruzione.
Ci sono diverse teorie dell’apprendimento, ognuna delle quali offre una prospettiva diversa sui processi che sottendono l’acquisizione di conoscenze e abilità:
- Teoria dell’apprendimento per associazione: gli individui imparano collegando nuove informazioni ad informazioni già esistenti.
- Teoria dell’apprendimento per condizionamento: gli individui imparano in base alle relazioni tra eventi.
- Teoria dell’apprendimento cognitivo: l’apprendimento è il risultato dell’elaborazione attiva delle informazioni da parte del cervello.
L’apprendimento è un processo complesso, continuo e dinamico che dipende da molti fattori: motivazione, interesse, personalità, cultura e contesto e mette in gioco molteplici processi cognitivi e metacognitivi. In pedagogia apprendimento e educazione sono strettamente correlati e l’uno influenza l’altro.
Per concludere, l’educazione fornisce le opportunità per l’apprendimento, mentre quest’ultimo è il processo attraverso il quale l’individuo utilizza queste opportunità per acquisire nuove abilità.